Kuala Lumpur, Somerset Hotel, ore 1:22. Si sta concludendo la mia prima giornata nella terra di Sandokan, mentre, secondo uno dei due orologi che porto al polso, in Italia sono le 18:20 di "ieri". Nonostante la stanchezza del viaggio il fuso orario ha la meglio sul mio fisico e così eccomi qui completamente sveglia, ad ammirare il panorama delle luci della megalopoli dalla nostra stanza, mentre l'aria condizionata romba come i rotori dell'aereo intercontinentale che oggi ci ha portato dal Cairo a Kuala Lumpur, con scalo a Bangkok.
Quando finalmente il comandante ci ha avvisato dell'inizio della fase di atterraggio, io e Marco ci siamo incollati al finestrino sperando di vedere una panoramica della metropoli, e magari le famose Petronas Twin Towers, simbolo della città. Invece ci siamo ritrovati ad ammirare una distesa infinita di coltivazioni di palme da cocco, sulle quali l'aereo non si è sfracellato solo perché la pista d'atterraggio è miracolosamente comparsa in mezzo alla distesa verde.
Recuperati i bagagli, ci siamo arrampicati sul trenino che in mezz'ora collega l'aeroporto alla città, e improvvisamente ci siamo ritrovati ad attraversare la stessa marea verde che poco prima stavamo sorvolando.
La natura comunque non si ferma ai confini della città: i marciapiedi sono spesso interrotti da alberi secolari, liane intrecciate pendono da dietro i lampioni, e basta la presenza di un pratino perché tutti gli uccelli e gli insetti del circondario si diano appuntamento per un concerto.
Le Torri Petronas sono colossali e maestose come si legge sulle guide: impossibile resistere alla tentazione di fare mille fotografie! Poco lontano troviamo una strada piena di locali, palesemente per turisti, ma per il nostro stomaco e soprattutto per le nostre gambe esauste appaiono paradisiaci. Certo impariamo che, per quanto sia buona la cucina giapponese, e per quanto da queste parti se ne possa assaggiare una versione sicuramente più originale, è sconsigliabile ordinare piatti in base alla foto, perchè il menu è in ideogrammi: si rischia di trovare i noodles conditi con quella che sembra pelle di serpente! (sperando che ci sia andata bene, credo fosse semplicemente di pesce...)
Bravi ragazzi!!
RispondiEliminain bocca la lupo per questa fantastica avventura!!
Ester, bella idea quella di condividere con altri le tue esperienze, continuerò a seguirti!
Un abbraccio
Grazie Emanuela! Vi terremo aggiornati anche dal punto di vista subacqueo, non vediamo l'ora. ;)
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